Recensione ''Tartarughe all'infinito'' di John Green

Salve lettori, oggi sono tornata con una nuovissima recensione che vede protagonista l'ultimo romanzo di John Green pubblicato in Italia con il titolo di ''Tartarughe all'infinito''. Negli anni passati ho letto quasi tutti i romanzi pubblicati da questo autore e l'unico che mi è rimasto impresso nel cuore è stato ''Colpa delle stelle'', libro criticato da molti che però ha lasciato in me qualcosa di speciale. Prima di iniziare a leggere questo libro avevo alte aspettative, forse per i dettagli della trama che mi hanno spinto a comprare subito questo romanzo ma durante la lettura ho potuto sviluppare una mia opinione e oggi posso esprimerla attraverso questa recensione!


Titolo: Tartarughe all'infinito

Autore: John Green

Prezzo: 17,50 

Editore: Rizzoli

Pagine: 337

Valutazione: 3 stelle e mezzo

Indagare sulla misteriosa scomparsa del miliardario Russell Pickett non rientrava certo tra i piani di Aza, ma in gioco c’è una ricompensa di centomila dollari e Daisy, Miglior e Più Intrepida Amica da sempre, è decisa a non farsela scappare. Punto di partenza delle indagini diventa il figlio di Pickett, Davis, che Aza un tempo conosceva ma che, pur abitando a una manciata di chilometri, è incastrato in una vita lontana anni luce dalla sua. E incastrata in fondo si sente anche Aza, che cerca con tutte le forze di essere una buona figlia, una buona amica, una buona studentessa e di venire a patti con le spire ogni giorno più strette dei suoi pensieri.

Questo libro è composto da sole 337 pagine e ha un prezzo piuttosto alto ma c'è da dire che l'edizione è stata curata nei minimi dettagli. La copertina è coerente con la storia generale del libro e al tatto si prova una sensazione piacevole, inoltre il titolo è lucido contro la luce del sole e gli accostamenti cromatici creano un'effetto visivo gradevole.
Il primo dettaglio che mi ha catturato quando ho letto la trama di questo libro è stato l'introduzione dell'indagine condotta dalle due giovani protagoniste Aza e Daisy. Questo elemento è un po' una novità nella scrittura di Green e si potrebbe pensare che il nucleo della storia possa essere proprio la scomparsa del milionario Russel Pickett ma, niente di più sbagliato. L'indagine diviene un carattere marginale della storia tanto che il romanzo sembra aprirsi proprio grazie a questo ''mistero'' che Daisy e Aza vogliono risolvere ma finisce per essere trattato solo in poche pagine e per essere ''risolto'' in maniera eccessivamente precoce. Allora mi sono detta che forse la storia della scomparsa sarebbe potuta tranquillamente mancare. Sembra che Green abbia deciso di giocare sul fattore ''suspence'' solo per facilitare l'introduzione di alcuni personaggi al filo narrativo tra cui Davis, amico d'infanzia di Aza Holmes e figlio del miliardario Russell Pickett. Cosa dire di Davis Pickett? Credo che sia un personaggio importante nella storia che diviene protagonista di un processo psicologico di crescita interiore, così come avviene per Aza. Davis crede che la gente decida di avvicinarsi a lui solo per il denaro che egli possiede ma capirà che Aza gli sarà accanto per il semplice piacere di essere amici. Il rapporto tra i due subisce una variazione nel corso della storia, trasformandosi da amicizia a quella che può essere definita una cotta adolescenziale. Personalmente non ritengo sgradevole l'idea di una storia sentimentale tra i due ma avrei preferito sin dall'inizio che non nascesse nulla che andasse oltre la semplice amicizia ma... niente spoiler! Il fattore che più mi ha resa ansiosa durante la lettura è stato la malattia di Aza. La protagonista è costantemente preoccupata dei germi che il suo organismo potrebbe assimilare attraverso qualsiasi e semplice azione quotidiana come mangiare. Non vi nascondo che spesso provavo un forte disagio dopo aver letto in quanto Green descrive la malattia senza filtri e attraverso tutti gli effetti in cui si manifesta. Ho apprezzato moltissimo infatti il modo in cui l'autore decide di far approcciare il lettore alla malattia, in quanto credo sia giusto conoscere il modo in cui le persone affette da disturbi vivano le loro giornate. La storia narrata al'interno di questo libro è una storia semplice, una storia di amicizia e fiducia. Daisy e Aza sono grandi amiche e questo emerge nei dialoghi e nelle parole dei personaggi. Ancora una volta è presente la tipica ironia di Green che decora la narrazione di spensieratezza e di cui Daisy si serve per sdrammatizzare i momenti più seri. 

<< Ti ricordi il primo amore perché ti mostra, ti dimostra che puoi amare ed essere amato, che a questo mondo non ci si merita niente tranne l'amore, che l'amore è come diventi una persona e perché >>.


''Tartarughe all'infinito'' è un libro a tratti divertente a tratti intenso, uno di quei libri che ti lasciano rilassare dopo una giornata lunga e faticosa. Spero che abbiate apprezzato la mia opinione. Alla prossima recensione!

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